Come è ovvio, tutto è dovuto alle procedure di risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche, con la relativa istituzione di un consistente fondo ad hoc, rafforzato dal decreto "valore-cultura" del ministro Bray,
I criteri per accedere a tale fondo erano stati definiti dal
Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 ottobre
2013, n. 112 (in G.U. 08/10/2013, n. 236)
Come segue:
I
contenuti inderogabili del piano sono:
a)
la rinegoziazione e
ristrutturazione del debito
della fondazione
che preveda uno stralcio del valore
nominale complessivo del
debito esistente al 31 dicembre 2012, comprensivo degli interessi maturati e
degli eventuali interessi
di mora, nella
misura sufficiente
ad assicurare, unitamente alle altre
misure di cui al presente
comma, la sostenibilita' del piano di
risanamento, nonche'gli equilibri
strutturali del bilancio,
sia sotto il
profilo patrimoniale
che economico-finanziario della fondazione;
b) l'indicazione della contribuzione a
carico degli enti diversi dallo
Stato partecipanti alla fondazione;
c) la riduzione della dotazione organica
del personale tecnico e amministrativo
fino al cinquanta per cento di quella in essere al 31 dicembre
2012;
d) il divieto di ricorrere a nuovo
indebitamento, per il periodo 2014-2016,
salvo il disposto del ricorso ai finanziamenti di cui al comma
6; nel caso del ricorso a tali finanziamenti nel piano
devono essere indicate
misure di copertura
adeguate ad assicurare
il rimborso
del finanziamento;
e) l'entita' del finanziamento dello Stato,
a valere sul fondo di cui
al comma 6, per
contribuire all'ammortamento del
debito, a seguito della
definizione degli atti
di rinegoziazione e ristrutturazione
di cui alla precedente lettera a), e
nella misura strettamente necessaria
a rendere sostenibile
il piano di risanamento;
f)
l'individuazione di soluzioni
idonee a riportare
la fondazione, entro
i tre esercizi
finanziari successivi, nelle condizioni
di attivo patrimoniale e almeno di
equilibrio del conto economico;
g)
la cessazione dell'efficacia dei
contratti integrativi aziendali in
vigore, l'applicazione esclusiva
degli istituti giuridici
e dei livelli minimi delle voci del trattamento economico fondamentale
e accessorio previsti dal vigente
contratto collettivo nazionale
di lavoro e la
previsione che i
contratti collettivi dovranno
in ogni caso risultare compatibili con i vincoli finanziari stabiliti dal piano.
NELLA CONVERSIONE IN LEGGE (7 OTTOBRE 2013, N. 12)DEL DECRETO, UNA GELIDA MANINA AGGIUNSE PROVVIDENZIALI PAROLE:
al
comma 1, lettera c), sono aggiunte,
in fine, le
seguenti
parole: «e una razionalizzazione del personale
artistico»
E così, alla bisogna, non riuscendo a fare questa cosa è possibile fare quest'altra.
In fondo, il modo più semplice per accedere al fondo di garanzia (20 milioni in arrivo) e non lasciare poi di fatto, a detta del CdA, a casa nessuno.
Serve disegnino?